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Ficky's avatar

Ascoltando molta radio sto sviluppando un'insofferenza letale per il "ma sì", utilizzato in più pubblicità per confermare senza uno straccio di spiegazione una frase che non vuol dire niente. "È nella crunchy zone!" "Cosa?" "Ma sì!"

Il resto del campionario pubblicitario l'hai illustrato bene tu (le pubblicità di auto mi fanno paura da anni: "Senza cuore saremmo solo macchine", bello, ma senza cuore saremmo solo morti), su quello politico temo che potremmo rimanere qui ore...

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Massimiliano S's avatar

"Cioè" all'uso dell mio vicino di casa, sintetico-concettuale (lo si sente parlare anche quando sta zitto).

"E poi alla fine mi ha lasciato. Cioè.".

"Mi hanno chiamato da lavoro dicendomi che non potevo portarmi a casa il pc.Cioè."

"Torno al parcheggio e trovo la fiancata rigata. Cioè. "

Pausa di un paio di secondi.

Ripresa del discorso.

Credo che in quel "Cioè" voglia condensare tutte gli impliciti, le prefigurazioni, l'indicibile che non riesce a esprimere a parole.

"Voglio dire.", sempre al termine di una frase. Enfatico, egoico, multiplo.

"L'ha chiesto un po' a tutti e alla fine pure a me. Voglio dire." L'intonazione è un ibrido fra punto, punto esclamativo e tre puntini di sospensione.

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