Io cucino dolci, cose un po' a caso, senza per forza seguire una ricetta. Ho anche un piccolo orto,vorrei occuparmene di più ma chissà perché finisce sempre in secondo piano rispetto agli "impegni veri"
Dovendo scegliere, la priorità purtroppo la ottengono sempre gli impegni veri, il tempo d'altronde non è infinito, ma ritagliarsi del tempo per vederlo crescere o per il semplice fatto di volersene prendere cura, per piacere, per staccare, lo rendo forse meno vero? A presto!
È faticoso anche provare a fare le cose insieme in un sistema che funziona in tutt’altro modo. Da un lato per l’imposizione di una estrema competitività in ogni singolo passaggio, dall’altro perché quando si prova a fare diversamente chi ci è intorno ci guarda innanzitutto con sospetto, vista l’abitudine a tutt’altro modo di porsi reciprocamente. Io non mi arrendo, chiedo aiuto, tendo la mano, mi ostino a credere di non essere sola.
È molto facile sentirsi soli di questi tempi, lo capisco bene, soprattutto in un sistema che ci convince di esserlo davvero, ma non è così, non del tutto, quindi proviamo a provarci, sempre "in direzione ostinata e contraria" 🐿
Io mixo brani solo per il piacere di diventare bravo, suono la chitarra solo per sentire mia moglie cantare, scrivo di musica solo perché di alcuni dischi non rimangano solo lacrime nella pioggia, tengo un seminario sulla filosofia dei videogiochi solo per cercare di capire qualcosa in più dei videogiochi.
Io scrivo Catrame, il cui primo numero si intitolò Difendere L'Improduttivo; leggo tantissimi romanzi; cucino; curo le mie piante; passo il tempo con le persone che amo; faccio le penniche; vado in bicicletta e vado al mare il più spesso possibile (magari in bicicletta); cammino con la musica.
Sto pensando anche che vorrei fare qualcosa di espressivo tipo teatro o improvvisazione, ma dovrei vedere un attimo dove andare
Pensa che ieri rileggendo la lista mi ero trovata banale 🤣😅 grazie (sempre viva gli scoiattoli, ho un sacco di amici scoiattoli nel giardino di Mater!)
A parte scrivere cose che rimangono chiuse in un cassetto, faccio un sacco di cose, e sempre diverse, che diventano inutili nel non dar loro continuità, ma che mi fanno stare bene proprio per quell’entusiasmo che si prova quando fai una cosa per la prima volta e ci metti dentro tutta l’anima che hai.
Ciao Vanessa, credo sia impossibile fare foto decenti alla Luna, ma è sempre bello provarci, esiste anche una pagina Instagram dedicata: _foto_di_merda_alla_luna :) A presto!
Ho deciso di non diventare brava in nulla, e ammetto che dall’alto del mio status di “fast learner particolarmente dotata e multipotenziale” (cit., sigh) a volte mi costa fatica. Non voglio eccellere nelle mie passioni se questo significa farle diventare un lavoro soggetto a revisione delle performance.
Voglio continuare a inseguire del tempo libero in cui portare avanti i miei interessi, senza spostarli tutti sul tempo retribuito, al punto da non volere più tempo libero perché priva di attività da farci.
È il mio atto di ribellione a un sistema che vorrebbe premiarmi, se solo mi piegassi ad esso. Preferisco le mie passioni tristi, quello stato perennemente filo-depressivo, all’euforia capitalista del successo.
Ciao Michela, mi piace un sacco quello che hai scritto. A volte le passioni tristi sono proprio quelle che ci fanno stare più vicini a noi stessi. Grazie!
Da quando avevo 13 anni periodicamente ricomincio a suonare la chitarra. Non vado mai oltre gli stessi risultati modesti, anzi, non sono per nulla brava.
Ma suono lo stesso, in solitudine, non mi interessa migliorare; è la mia piccola passione felice.
Sono incinta del mio primo figlio. Per fortuna ho un lavoro stabile, ma sono neoassunta dopo anni di precariato e una carriera non interessante, quindi sono diventata più ricattabile.
Ho il delirio familiare alle spalle e siamo soli senza altri parenti vicino.
Tutto ci rema contro, ma ho deciso di iniziare a prendermi ciò che mi spetta, partendo dall’andare in maternità un mese e mezzo prima del parto, anche se ne avrei disperatamente bisogno per dopo data l’assenza di nidi e nonni. Perché voglio godermi il piccoletto crescere, ho bisogno di elaborare tutto ciò che è accaduto in questo anno difficilissimo; voglio leggere, scrivere, passeggiare e sentire amiche; soprattutto non voglio arrivare stramazzata al parto e post parto, col rischio di sviluppare poi pericolose sindromi depressive.
Un’azione di puro buon senso è diventato un gesto politico praticamente: secondo me per farci spazio tra le passioni tristi possiamo ripartire da qui, tutelando la nostra salute e cercando sostegno e cose positive da quello e chi ci circonda.
Grazie per aver condiviso questo pezzo così sincero. La tua decisione di prenderti il tempo per te stessa e per il tuo bambino è davvero importante, soprattutto in un mondo che ci spinge sempre a fare di più. Rallentare e scegliere cosa ti fa stare bene è già un atto di resistenza alle passioni tristi. Ti auguro di cuore di riuscire a vivere questo tempo come desideri. 🌠💙
Io cucino dolci, cose un po' a caso, senza per forza seguire una ricetta. Ho anche un piccolo orto,vorrei occuparmene di più ma chissà perché finisce sempre in secondo piano rispetto agli "impegni veri"
Dovendo scegliere, la priorità purtroppo la ottengono sempre gli impegni veri, il tempo d'altronde non è infinito, ma ritagliarsi del tempo per vederlo crescere o per il semplice fatto di volersene prendere cura, per piacere, per staccare, lo rendo forse meno vero? A presto!
È faticoso anche provare a fare le cose insieme in un sistema che funziona in tutt’altro modo. Da un lato per l’imposizione di una estrema competitività in ogni singolo passaggio, dall’altro perché quando si prova a fare diversamente chi ci è intorno ci guarda innanzitutto con sospetto, vista l’abitudine a tutt’altro modo di porsi reciprocamente. Io non mi arrendo, chiedo aiuto, tendo la mano, mi ostino a credere di non essere sola.
È molto facile sentirsi soli di questi tempi, lo capisco bene, soprattutto in un sistema che ci convince di esserlo davvero, ma non è così, non del tutto, quindi proviamo a provarci, sempre "in direzione ostinata e contraria" 🐿
Io mixo brani solo per il piacere di diventare bravo, suono la chitarra solo per sentire mia moglie cantare, scrivo di musica solo perché di alcuni dischi non rimangano solo lacrime nella pioggia, tengo un seminario sulla filosofia dei videogiochi solo per cercare di capire qualcosa in più dei videogiochi.
Che bello, grazie per il commento 🐿
Io scrivo Catrame, il cui primo numero si intitolò Difendere L'Improduttivo; leggo tantissimi romanzi; cucino; curo le mie piante; passo il tempo con le persone che amo; faccio le penniche; vado in bicicletta e vado al mare il più spesso possibile (magari in bicicletta); cammino con la musica.
Sto pensando anche che vorrei fare qualcosa di espressivo tipo teatro o improvvisazione, ma dovrei vedere un attimo dove andare
Ma fai un sacco di cose bellissime 🐿🌱
Pensa che ieri rileggendo la lista mi ero trovata banale 🤣😅 grazie (sempre viva gli scoiattoli, ho un sacco di amici scoiattoli nel giardino di Mater!)
Bellissimo numero, scherzi a parte. Grazie!
Grazie a te!
Gioco a beach volley con dubbi risultati :-D
E scrivo una newsletter, anche quella con dubbi risultati..
Questi risultati hanno troppi dubbi 😅
A parte scrivere cose che rimangono chiuse in un cassetto, faccio un sacco di cose, e sempre diverse, che diventano inutili nel non dar loro continuità, ma che mi fanno stare bene proprio per quell’entusiasmo che si prova quando fai una cosa per la prima volta e ci metti dentro tutta l’anima che hai.
Quel cassetto sarà pieno di cose che ti hanno fatto star bene, va benissimo così!
Assolutamente si!
Grazie per questo bellissimo pezzo
💙🐿
Articolo molto bello.
Io provo a scrivere per la newsletter della nostra associazione, ma non so scrivere bene.
Faccio foto alla luna con un cellulare vecchio, escono terribili, ma mi piace ugualmente.
Ciao Vanessa, credo sia impossibile fare foto decenti alla Luna, ma è sempre bello provarci, esiste anche una pagina Instagram dedicata: _foto_di_merda_alla_luna :) A presto!
Ho deciso di non diventare brava in nulla, e ammetto che dall’alto del mio status di “fast learner particolarmente dotata e multipotenziale” (cit., sigh) a volte mi costa fatica. Non voglio eccellere nelle mie passioni se questo significa farle diventare un lavoro soggetto a revisione delle performance.
Voglio continuare a inseguire del tempo libero in cui portare avanti i miei interessi, senza spostarli tutti sul tempo retribuito, al punto da non volere più tempo libero perché priva di attività da farci.
È il mio atto di ribellione a un sistema che vorrebbe premiarmi, se solo mi piegassi ad esso. Preferisco le mie passioni tristi, quello stato perennemente filo-depressivo, all’euforia capitalista del successo.
Ciao Michela, mi piace un sacco quello che hai scritto. A volte le passioni tristi sono proprio quelle che ci fanno stare più vicini a noi stessi. Grazie!
Da quando avevo 13 anni periodicamente ricomincio a suonare la chitarra. Non vado mai oltre gli stessi risultati modesti, anzi, non sono per nulla brava.
Ma suono lo stesso, in solitudine, non mi interessa migliorare; è la mia piccola passione felice.
In questa tua esperienza è racchiuso tutto il senso della newsletter, grazie!
Sono incinta del mio primo figlio. Per fortuna ho un lavoro stabile, ma sono neoassunta dopo anni di precariato e una carriera non interessante, quindi sono diventata più ricattabile.
Ho il delirio familiare alle spalle e siamo soli senza altri parenti vicino.
Tutto ci rema contro, ma ho deciso di iniziare a prendermi ciò che mi spetta, partendo dall’andare in maternità un mese e mezzo prima del parto, anche se ne avrei disperatamente bisogno per dopo data l’assenza di nidi e nonni. Perché voglio godermi il piccoletto crescere, ho bisogno di elaborare tutto ciò che è accaduto in questo anno difficilissimo; voglio leggere, scrivere, passeggiare e sentire amiche; soprattutto non voglio arrivare stramazzata al parto e post parto, col rischio di sviluppare poi pericolose sindromi depressive.
Un’azione di puro buon senso è diventato un gesto politico praticamente: secondo me per farci spazio tra le passioni tristi possiamo ripartire da qui, tutelando la nostra salute e cercando sostegno e cose positive da quello e chi ci circonda.
Grazie per aver condiviso questo pezzo così sincero. La tua decisione di prenderti il tempo per te stessa e per il tuo bambino è davvero importante, soprattutto in un mondo che ci spinge sempre a fare di più. Rallentare e scegliere cosa ti fa stare bene è già un atto di resistenza alle passioni tristi. Ti auguro di cuore di riuscire a vivere questo tempo come desideri. 🌠💙