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Martina's avatar

Ciao Gabriele, la salute mentale e la sua "incompatibilità" con un modello di società capitalista è un tema che mi sta molto a cuore. Mi è sorta una domanda a cui forse tu puoi darmi risposta: assodato che tra povertà e salute mentale c'è un evidente duplice nesso causale, in un modello comunista, dove non esiste disparità economica, come veniva gestita l'insanità mentale? Era riconosciuta come un impedimento al lavoro?

Mi rendo conto che è un discorso complicato, perché comunismo e sensibilizzazione alla salute mentale nel novecento sono successi in momenti separati, ma magari tu hai più strumenti di me :)

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Valeria's avatar

Ogni volta mi ricordo di Laing e di come diceva che rinchiudiamo in psichiatria chi dice di avere la bomba dentro di sé mentre lasciamo a piede libero presidenti che dicono di poter premere da un momento all'altro il bottone dell'atomica (o compiere genocidi). Chi è più pericoloso?

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